Antiche sentinelle dell’Elba
31 Ottobre 2023Arcipelago Toscano un “Tesoro” di Isole
2 Novembre 2023Oltrepassato l’abitato di Rio nell’Elba ci si deve arrampicare ancora un pochino per scoprire, a circa 260 metri sul livello del mare, un luogo incantato, dove il tempo sembra essersi fermato per mantenere e rispettare i suoi silenzi, i suoi profumi, i suoi colori. Una terrazza naturale che si affaccia sul mare, che bagna il tratto di costa nord-orientale dell’Elba, ma anche una straordinaria pagina della storia dell’isola più grande dell’Arcipelago Toscano in cui sono rimaste, visibili e indelebili, le tracce di una presenza importante e rassicurante dell’uomo. Si tratta dell’Orto dei Semplici Elbano, realizzato nel bellissimo contesto ambientale in cui venne a suo tempo edificata (forse dai Fenici, già nel quinto o sesto secolo avanti Cristo) una piccola struttura fortificata, poi trasformata in piccolo monastero, che successivamente prese il nome di Eremo di Santa Caterina. Un intreccio affascinante di storia, leggenda, natura, cultura, paesaggio, ambiente. Questo prezioso orto botanico, realizzato a seguito di un’idea, da due botanici dell’Università di Pisa (Garbari e Corsi) e aperto al pubblico nell’estate del 1997, si pone come obiettivi non solo quelli di promuovere e diffondere la conoscenza delle piante spontanee e coltivate, che trovano il loro habitat ideale nelle isole dell’Arcipelago Toscano, ma anche di documentare e conservare le tradizioni etnobotaniche ad esse legate.
La struttura dell’Orto dei Semplici Elbano – in cui gli elementi costitutivi utilizzati per delimitarne gli spazi, i camminamenti e le zone di sosta sono principalmente in pietra, tufo e legno, materiali in armonia con le caratteristiche naturali e la spiritualità del luogo – è organizzata in undici sezioni tematiche. Protagonista iniziale è lo spazio dedicato alla macchia mediterranea, formazione vegetazionale ampiamente diffusa sui promontori e lungo le coste dell’isola d’Elba, con le numerose specie sempreverdi (leccio, lentisco, fillirea, mirto, ecc.), molte delle quali colorate e odorose come il cisto. Segue il pergolato in cui si esalta l’antichissima coltura elbana della vite, mettendo in bella mostra i sette vitigni tradizionali dell’isola: Ansonica, Moscato, Biancone, Procanico, Aleatico, Sangiovese e Alicante. Di grande interesse l’area in cui viene rappresentato uno degli ecosistemi terrestri più selettivi per la vita delle piante: l’ambiente dunale marino.
Ancora storia e natura si incontrano e si fondono negli spazi dedicati sia alle piante sacre delle civiltà antiche, un’area racchiusa tra alte mura di pietra che ospita alcune specie di grande valore simbolico e rituale, sia agli antichi giardini elbani, caratterizzati da alcune delle specie ornamentali più diffuse e scelte tra alberi, arbusti, cespugli, piante rampicanti, erbacee, bulbose ed essenziere. Ecco poi la possibilità di perdersi nel cosiddetto labirinto, un dedalo di vasche in tufo che accolgono le piante usate nella tradizione popolare elbana e dell’Arcipelago Toscano, con particolare riferimento a quelle medicinali e alimentari. Fascino particolare suscita l’anfiteatro, uno spazio circondato da una bordura di rosmarini, studiato e realizzato per favorire la meditazione e la contemplazione del panorama, in cui è possibile immergersi nei colori e nei profumi della macchia mediterranea, nei suoni di un ambiente ospitale e pronto ad entrare in sintonia con il visitatore. Ancora colori ed emozioni nel giardino delle farfalle, iniziativa di specifico valore estetico, didattico e scientifico, che consente al visitatore di conoscere queste creature straordinariamente belle e delicate. . Due ampi appezzamenti di terreno sono poi destinati sia alla spontanea evoluzione del prato naturale (il campo grande) nel quale ammirare la sorprendente ricchezza di fiori e di piccoli animali che lo popolano, sia alla raccolta ed esposizione di numerose varietà di fruttiferi che in passato erano comunemente coltivati nell’isola e che rappresentarono il primo nucleo di questo frutteto, espressione di un’agrobiodiversità in gran parte dimenticata. Da non perdere l’esperienza di visita all’apiario, accompagnati da una
guida d’eccezione, Roberto Ballini, appassionato conoscitore delle api e curatore dell’orto botanico. Si tratta di una sezione che ha un prevalente scopo didattico e divulgativo, e che consente di scoprire queste importanti creature ed il ciclo vitale che ruota attorno ad esse; numerose e variopinte arnie sono collocate in un prato ricco di fiori colorati e profumati che, in primavera ed estate, attraggono le operose api bottinatrici. Che altro aggiungere?! Ma certamente… sottolineare che l’Orto dei Semplici Elbano ospita anche diverse sculture che il visitatore può ammirare ben inserite in questa oasi di pace che invita al silenzio ed alla contemplazione armoniosa di ciò che l’uomo e la natura hanno saputo realizzare. Tra le principali installazioni da ricordare: le terrecotte di Carena, l’Erbario di ferro della berlinese Besch, nonché l’originale obelisco in ferro e pietre opera di Berger e Faucon.
In conclusione non resta che dare un semplice consiglio o meglio ancora formulare un caloroso invito: visitate l’orto botanico per poter apprezzare e vivere pienamente le sue mille sfaccettature e coinvolgenti sensazioni. L’Orto dei Semplici Elbano presso l’Eremo di Santa Caterina a Rio nell’Elba – gestito dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano in accordo con l’Associazione Amici dell’Eremo di Santa Caterina e con il supporto scientifico del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa – è aperto al pubblico da aprile a novembre con orari differenziati a seconda delle diverse stagioni. Info Park – 0565 908231. L’escursione all’Orto dei Semplici Elbano può essere ulteriormente arricchita da una visita all’adiacente Chiesa, costruita intorno all’anno 1624, che mostra la sua austera, ancorché essenziale, facciata a presidio del grazioso prato che accoglie i visitatori.
L’articolo, scritto dal Dott. Maurizio Burlando, Direttore del Parco Nazionale Arcipelago Toscano è stato pubblicato nel magazine di promozione turistica Elba Per2 e non solo… Edizione 2019/2020.