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Oggi l’Elba è una “fucina” di progetti, idee e intuizioni, capace di manifestarsi in tutte le sue sfumature e di mostrare un’immagine di sé ricca di esperienze e valori. Stiamo assistendo ad una “rivoluzione” dello stile di vita, ad una ricerca continua del ritorno alle tradizioni, al recupero di pratiche ed usanze da tempo nell’oblio. Oggi l’Elba ci appare come un’Isola laboratorio il cui microscopio va alla ri-scoperta di “cellule di vita”, di mestieri antichi e di genuini prodotti della terra che l’avvento dei supermercati, la crescita esponenziale della tecnologia, il nuovo linguaggio dei social che ha ridotto drasticamente la capacità comunicativa, l’incessante necessità di omologazione, “hanno spazzato” via per decenni. Un’Isola in continua evoluzione grazie alle scelte coraggiose e alle “illuminazioni” di uomini e donne che hanno saputo contrastare la massa, dando vita a progetti e a nuove realtà imprenditoriali che mettono al centro l’uomo, la terra e il lavoro di un tempo, avulso dalla meccanizzazione.

Sara Esposito è un esempio calzante di questa “rivoluzione sostenibile” che, passo dopo passo, sta cambiando i parametri di una vita frenetica a favore di un vivere dove l’anima e il corpo si nutrono di altro: aria tersa, un andamento lento dove si respira il valore del tempo, un maggior contatto con la natura, ricerca del benessere e di nuove sensazioni, e la consapevolezza di ciò che è importante per la nostra vita. La “metamorfosi” di Sara Esposito avviene nel 2013 quando acquista Tipa, Zizza, Tranqui, Vittoria, Cispi, Grilla e Macchio, 7 pecore che “sbarcano” all’Isola d’Elba nella piana di Lacona per “connettersi” con Lei che da tempo, sente il desiderio di un contatto più autentico con la natura, mettendo a frutto quanto imparato nel periodo universitario. Sara ha finalmente il suo gregge da portare al pascolo, che negli anni raggiunge un picco di 40 pecore (oggi 25). All’età di 30 anni Sara concretizza il sogno di un’azienda casearia sostenibile e di una fattoria didattica, Regali Rurali, scegliendo la pecora come animale da allevare perché più socievole. Per il suo allevamento sceglie la razza Comisana (razza autoctona della Sicilia) anche per la qualità del suo latte e della sua carne, e perché mangia tanti tipi di piante, compreso il fico d’india. Il suo progetto è quello di creare un’azienda agricola multifunzionale, il cui nucleo centrale è l’allevamento delle pecore con trasformazione del latte e vendita dei formaggi e degli agnelli. Regali Rurali è un’azienda di circa 5 ettari con terreni in parte a Lacona e in parte a Santa Lucia nel comune di Portoferraio, con una stalla, un fienile, un caseificio per fare il formaggio, e la coltivazione di due ettari di terreno per foraggio e granella, zafferano, fichi d’india, olivi e alberi da frutta. La scelta di Sara – laureata in agraria all’Università Federico II di Napoli con specializzazione in Zootecnia[1] presso il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente a Firenze – è insolita e coraggiosa. È in Toscana che si appassiona alle produzioni di nicchia e al legame forte tra biodiversità e agricoltura sostenibile.
La prima esperienza di stalla e di caseificio dove approfondisce il concetto di qualità degli alimenti, in particolare modo dei formaggi e dei marchi di eccellenza, è in Olanda presso l’azienda agricola familiare De Hoek, la sua fonte d’ispirazione, quando vince il concorso per l’Erasmus. Ed è qui che si “innamora” dell’idea di essere parte di un ciclo, che va dalla coltivazione della terra all’allevamento degli animali; è da questo modello di vita che elabora l’idea di Regali Rurali.


Sara è una Donna forte e tenace, che da Napoli si trasferisce all’isola d’Elba della quale si innamora nel 2006, che non sente il sacrificio di una vita fuori dagli schemi. Sara è inoltre una Madre amorevole. Sua figlia Petra ha 7 anni e vive con Lei i ritmi di una famiglia rurale: sveglia la mattina presto per la mungitura delle pecore[1], lavorazione del latte da trasformare in cacio, ricotta, primo sale, raveggiolo (cagliata appena fatta), yogurt, robiola… – che tutto l’anno vende nel suo punto vendita in Via dei Vigneti a Lacona – e pascolo delle pecore divise sempre in sezioni per favorire la biodiversità, che in estate rientrano in stalla tardi. Le sue pecore sono allevate in modo sostenibile con un’alimentazione tutta a base di erba naturale che lei stessa si procura, come scorta, tagliando l’erba di campi incolti, riportando in vita le terre marginali che vengono ripulite e riqualificate. Sara Esposito è stata ospite di molte trasmissioni televisive tra le quali Geo & Geo, Linea Verde, Paese che Vai che hanno raccontato la sua storia, la sua forza non soltanto per la sua scelta di vita, apparentemente poco adatta ad una donna, ma anche per i progetti messi in campo, per l’approccio spirituale che ha con la natura, definendo ogni alimento che un animale produce, ogni frutto della terra un regalo divino. Oggi la sua fattoria didattica è un “giardino rurale” gravido di idee dove si possono imparare nuove e antiche storie agricole, si apprende che tutto prende vita se ci si impegna con amore, cura e sacrificio. È un punto di riferimento per i bambini che vogliono conoscere il lavoro della terra, il rapporto con gli animali, la tosatura delle pecore e la lavorazione del latte. Qui Sara organizza laboratori dedicati alla tessitura della lana, all’educazione alimentare e altre attività da scoprire con visita guidata. Tra i suoi progetti “Adotta una pecora” prevede il pagamento di una quota annua da parte di un sostenitore della fattoria, che beneficerà di tutti i prodotti di qualità, garantiti dal benessere della pecora adottata, e sarà informato sulla sua crescita. Per fare allevamento sostenibile i costi del resto sono molti alti e questa iniziativa permette a chiunque voglia, di supportare il “mondo” di Regali Rurali.

Un altro progetto a cui sta lavorando riguarda il volontariato in agricoltura, uno scambio fra lavoro, vitto e alloggio, che rientra nel progetto World-Wide Opportunities on Organic Farms (WWOOF – “Opportunità Globali nelle Fattorie Biologiche”), un’organizzazione che collega le fattorie e le aziende biologiche, che sta cambiando la prospettiva del volontariato e dei viaggi nel mondo, attraverso il concetto dello scambio gratuito. Questa iniziativa promuove esperienze educative e culturali che contribuiscono a costruire una comunità globale sostenibile che sperimenti la vita in fattoria e si immerga nell’agricoltura biologica. Altri due progetti ai quali sta pensando sono la produzione di alimenti con la carne, come ad esempio il salame di pecora, un prodotto molto buono ma ancora poco conosciuto, e la realizzazione di un agricampeggio, una struttura che permetta a chi lo desidera di vivere un’esperienza di vacanza alternativa. Sara Esposito sostiene che seguire i ritmi della Natura è un vero e proprio dovere. Gli esseri umani non devono dimenticarlo. È l’unico modo per onorare quanto Madre Natura ci ha concesso di vivere da secoli, che non può essere cancellato da qualche decennio di sfrenato consumismo e follia umana.
[1] Scienza biologica applicata che studia la tecnica dell’allevamento e della riproduzione degli animali utili all’uomo per il loro razionale impiego e sfruttamento.
[1] La mungitura delle pecore avviene 6 mesi all’anno.
L’articolo, pubblicato nel magazine di promozione turistica Elba Per2 e non solo… Edizione 2025/2026, è stato scritto da Martina Galluzzi.